Nel lontano 1935, a Licusati, giunse un uomo che già trasudava santità: don Giustino Maria Russolillo. Questo illustre uomo, servo di Dio, fondò i rami delle Congregazioni Vocazioniste: “Società Divine Vocazioni” per gli uomini e “Suore delle Divine Vocazioni” per le donne. Nonostante tutto ciò non trascurò mai i suoi doveri di parroco e continuò a celebrare la prima Messa alle 4:30 del mattino, per dare ai contadini e agli impiegati la possibilità di ricevere la comunione prima di andare al lavoro. A causa della leucemia morì il 2 agosto 1955 senza nessun lamento.
Poco più di vent’anni dopo, in seguito al perdurare del suo ricordo e della sua fama di santità, i Vocazionisti chiesero di poter avviare la sua causa di beatificazione ed il 18 dicembre 1997, infine, il Papa Giovanni Paolo II firmò il decreto con cui don Giustino fu riconosciuto Venerabile. La celebrazione di Beatificazione si svolse a Pianura (NA) il 7 maggio 2011, presieduta dal Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. La memoria liturgica fu fissata, per la diocesi di Pozzuoli e per la Famiglia Vocazionista, al 2 agosto, giorno della nascita al Cielo del novello Beato.
In un periodo dove la santità appare un traguardo impossibile, nello stesso paesino in cui giunse in quel lontano anno, gli abitanti lo venerano dal 2013. Si ringraziano per la sensibilità a questa nuova celebrazione, che si tiene ogni anno in data 5 agosto, all’amico e professore Gerardo Chirichiello, al gruppo “Amici di Don Giustino”, alla Parrocchia San Marco Evangelista e alla Scuola dell’Infanzia ”San Giovanni Bosco”. Ogni anno giungono in mezzo ai licusitani altri “figli” di Don Giustino: sacerdoti, suore, seminaristi, devoti. In questa circostanza il popolo ha avuto il piacere di conoscere il Superiore Generale Padre Antonio Rafael do Nascimento, che guida tutti sulle orme del futuro Santo, assieme alla Madre Generale Suor Chiara Stella Vitale. Oltre alla processione dalla “Casa delle Suore” con la Reliquia del Beato verso la Chiesa parrocchiale e alla celebrazione della Santa Messa, vi sono stati degli arricchimenti a ricordo indelebile dell’amato Don Giustino: l’anno 2013 fu posto nella Chiesa parrocchiale un quadro raffigurante il Beato, olio su tela, realizzato dall’artista Sabrina Mattioni; l’anno 2017 fu posto nel giardino della scuola materna delle suore il busto bronzeo del Beato, realizzato dallo scultore locale Pantaleo Tarallo; quest’anno sono state poste, sulla facciata a ponente dello stesso edificio, delle ceramiche raffiguranti il Beato dipinte a mano dalla ceramista Sarha Della Costa, su commissione del devoto concittadino Giuseppe Cusati in memoria della compianta consorte Alfonsina Di Luca. A Licusati non circolava il nome “Giustino” tra gli abitanti fin quando “Zia Peppina”, avendo conosciuto don Giustino, diede il suo nome al bambino che portava in grembo, Giustino Ruocco, ormai anche lui compianto. Oggi, una prova della magnanimità del Beato è data dalla testimonianza dei coniugi Franco Chirichiello e Agnese Garofalo per il miracolo ricevuto per la nascita del loro secondogenito Justin, chiamato così in onore del Beato. Ancora oggi il Beato sussurra il suo motto alle nostre coscienze:”Fatti Santo davvero, che tutto il resto è zero”.
parole di Angelo Di Luca
scatti gentilmente concessi da Gioacchino Cavaliere di @Licusatinelmondolive