È del semplice Carbonio messo insieme,
un anello che sugella il divieto di navigazione.
Dischetto nero, fatto da piani orientati,
pronti, in formazione,
che aspettano il passaggio di altro Cabonio,
sempre nero, ma d'altra conformazione.
La scelta, in acqua,
è tra il nero più ammaliante;
non vi agitate, perché, davvero,
non c'è alcuna allusione:
sto parlando di ambiente,
inquinamento e purificazione.
È il grafene, utilizzato
nella rimozione degli inquinanti
dalle acque dilavanti.
Dunque: nella sua preparazione,
così come più avanti, quando sarà in azione,
sarà necessario evitare
un fenomeno naturale chiamato ossidazione;
qui possono crearsi gruppi funzionali
che giocheranno un brutto scherzo
all'irrequieto operatore; acidi o basi che siano,
ci sarà sempre più acqua acclamante il carbone.
Il fenomeno è naturale, non avviene così spesso,
proprio perché si può controllare.
Dunque, di vero interesse è l’acqua, irrequieta, goffa,
– a scuola dicevano “distratta”;
è volubile, cambia per minimi parametri nuovi.
È ridicolo e divertente vederla così imbranata;
fa quasi rabbia, perché si sa quant’è importante:
la forza la capacità di ostacolare o incoraggiare
una specifica interazione;
tuttavia, indifferente: che siano gli altri a decidere
per la sua funzione! tanto –ad adsobire è il carbone.
Il discorso ambientale coinvolge sempre di più;
oggi, infatti, più bambini usano matite:
sono simili! non lo capite?
quella nelle punte è grafite!
da lì è un attimo: il grafene si attiva,
ed è carbone. Quindi,
sempre più carboni nelle acque; e allora capirete
che le molecole saranno disorientante:
non sapranno più a chi cedere. Ma,
si va avanti, ci si accorda, ciò nonostante
l'acqua è sempre più torbida; anche se
ci sono quelle che pensano
"Bene, non ci sono più gli inquinanti;
eppure... non si vede...
Questo cos'è? Ah, il carbone...".
Adesso: questo era un caso studio,
didattica; prendetela come una lezione.
Si è vista la scelta
dell'acqua di non attaccare il carbone;
in fondo è strana; un po' come diceva Tomasi...
sì, il siciliano; è incosciente
del suo ruolo nella reazione:
non può far altro; e poi,
il Gattopardo, mai come ora, è in agguato.
versi di Domenico Laurenza
scatto tratto dal web