“Credo che se non si ci serva dell'Arte, l'Arte non si servirà mai di noi.” intervista a Fabio Natella - Emmetag

FABIO NATELLA
FABIO NATELLA
FABIO NATELLA
navigate_before
navigate_next

 

Attore, cantautore, poeta, regista e rapper chi è davvero Fabio Natella?

      Credo che se non si ci serva dell'Arte, l'Arte non si servirà mai di noi. Per Arte intendo tutto ciò che ne concerne, anche l'economia circolare nel fattore ambiente legato al riuso e al riciclo. Anche il riuso è arte, potrei portarti come esempio persone che riciclano plastica e tessuti per realizzare scarpe e vestiario in maniera totalmente stravagante e unica per poi prendere parte dei proventi della vendita per piantare un albero in Nicaragua. Ecco l'arte è unicità. Sono un po’ tutto quello che ho studiato e quello che ho praticato. Noi tutti siamo quello che facciamo nella vita. La poliedricità parte senz'altro da un senso di responsabilità nei confronti della bellezza del mondo che ci circonda e nel preservarla. Al di fuori del regista, attore, cantautore e poeta, al di là dei premi e dei vari conferimenti ed delle esperienze cinematografiche e teatrali e anche al di là del treno c'è l'uomo, quello impegnato nel sociale per l'ambiente e per i poveri. Collaboro con numerose associazioni culturali di sinistra e apolitiche e apartitiche. Guido un comitato contro l'amianto per la bonifica di molti stabili dismessi a difesa della salute, ho contatti con organi competenti e ho consegnato numerose istanze sotto forma di denuncia in Procura per preservare il territorio in cui vivo, partecipo a convegni. Il sabato sera con Marea, un gruppo di giovani del salernitano mi impegno, con il cuore, a dare qualche parola di conforto, cibo e vestiario a chi vive condizioni di degrado estreme in strada a Salerno. La parte artistica di me la canalizzo nei miei brani che parlano spesso di temi sociali. Nel rap sono più introspettivo e collaboro con molte crew del Cilento. La passione per l'hip hop è, per me, una questione culturale, sono partito da bambino come skater, per poi passare, in età adulta, alla disciplina del rap, dove mi reputo ancora un esordiente nonostante la mia non giovanissima età. Per il resto mi dedico ancora alla musica e al teatro perché ho ancora qualcosa da comunicare.

Lo scorso maggio è uscito il singolo La canzone socialmente utile, tu da sempre, ti occupi di denuncia sociale. Com’è nata questa esigenza?

      La canzone socialmente utile è nata da una idea di resistenza. Ho analizzato, dal mio punto di vista, ciò che è accaduto negli ultimi quindici anni sia sul piano del lavoro che in quello pensionistico. E’ un brano in cui azzardo un po’ e restando ironico faccio il percorso di quello che ha fatto la Fornero e di quello che stanno facendo i governi attuali in relazione alla legge Fornero, c'è necessità di un piano per lavoro prima del reddito di cittadinanza. Quindi, ci sono delle situazioni che si ripetono. “Abbiamo perso tutto, lavoro e dignità e i sogni di speranza sono rimasti là”. Dico questo perché chi ha investito e chi non ha investito ha comunque perso, rimaniamo tutti nella stessa situazione perché siamo tutti un po’ precari aspettando un’idea di cambiamento. Un’altra questione importante riguarda i terreni: non si può importare tutto ciò di cui abbiamo bisogno.  Con questa canzone di resistenza dico a gran voce quello che vorrebbero dire molte persone che pensano, ma non dicono. Sono entrato nel pratico, nel quotidiano, ho pensato come penserebbe un operaio o precario o un disoccupato della mia età o più giovane. Quindi, tutti i sogni, tutte le aspirazioni, tutte le cose "incostituzionali" che stiamo subendo.

Quali sono i progetti futuri?

      A breve usciranno due nuovi singoli. Uno si chiamerà Macerie e l’altro Luglio. Macerie è un brano rap dove parlerò anche di ambiente. Invece, Luglio tratterà di una storia d’amore. Una storia d’amore che si ripresenta dopo vent’anni. L’uomo si rivolge a Luglio: chiede a luglio di portarla via, sia di dimenticarla, sia di farle prendere la propria strada. Ritornare sui propri passi entrambi e riprenderla propria strada.

intervista raccolta per Emmetag da Maura Ciociano

scatti e video sono stati gentilmente concessi da Fabio Natella