DA "OSPITE" A CASA PROPRIA - Emmetag

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La tavola, si sa, è relazione, partecipazione, convivialità.

Meno nota è, invece, la possibilità di vivere tutto questo da "ospite" a casa propria condividendo spazio e tempo con persone anche non conosciute. Si svolge proprio cosi una social dinner, un'alternativa speciale alla classica cena. Ed è quello che è successo, esattamente una settimana fa, nella mia abitazione.

Una magia che prende il nome di cena di-wine, un format originale ed innovativo, ideato da tre sommelier professioniste, tre personalità completamente differenti che hanno però saputo mescolare le loro unicità creando un equilibrio perfetto.

Incontro Giovanna, Maria ed Antonella una sera di settembre. Incuriosita dalla loro idea, decido di aprire le porte a questa esperienza.

Arriva il giorno della cena e le organizzatrici, con fare elegante, discreto e puntuale, iniziano gli allestimenti e la preparazione delle pietanze, a cui, diligentemente, abbinano vini di qualità.

Io,da padrona di casa, osservo la sala lentamente trasformarsi e regalare agli occhi ed al cuore una scenografia che rievoca quella dei matrimoni siciliani dell'800 o delle antiche cene di famiglia. Un unico tavolo, quaranta commensali, i bicchieri perfettamente allineati e dolcemente illuminati dalla fiamma delle candele disposte con eleganza su alti candelabri.

Respiro aria di accoglienza ed ospitalità e realizzo che tutto sta avvenendo proprio dove ogni giorno vivo la mia quotidianità.

Arrivano i commensali, si accomodano ed iniziano a gustare portate e bevande servite e narrate in modo impeccabile. Ed io, lì, tra tutti, come ospite.

La cosa mi inorgoglisce, provo un sentimento di stupore misto a benessere nel vedere che i partecipanti, tra loro anche sconosciuti, conversano serenamente e liberamente. Nella consapevolezza di trovarsi esattamente dove si desidera, la tavola imbandita offre a tutti la possibilità di esprimersi guardandosi negli occhi, senza filtri, con totale naturalezza.

Ed in un'epoca di comunicazione stentata, celata e modificata, scopri che c'è ancora voglia di verità, di andare oltre gli stereotipi per sperimentare, scoprire, imparare ma soprattutto per riconoscersi e dare senso, autentico, alla propria identità.

Del resto il cibo ed il vino sono sostanze vive, attive ed in evoluzione, ci strutturano, ci fanno esistere ed essere, ed ancor più ci rapportano agli altri. Sono ponti tra anima e corpo, sono cultura.

parole e scatti di Maria Laura Squitieri