Scaltro, finto o fesso;
io – falso freddo, esterno;
credo il mondo come specchio.
Sorridi; entra nei ventisette.
Sorridi; fai del mondo il tuo gregge.
Guarda queste poverelle,
sono sfatte e sperse.
Sorridi; non essere ingrato;
credi una volta al mondo
come peculato.
Sorridi, che l'ordine implode;
il caos corrode. Liquida
di non-società richiede
uno status (d'aggregazione)
che ti forma a metà.
Sorridi nuovamente;
lo specchio ti ha cambiato;
il mondo è divertente:
sii un po' confacente!
fai, prova e cadi;
ridi; soprattutto: sorridi,
della vita personale,
necessariamente richiesta generale,
in funi di incubi e sogni
indicati tarli. Sono solo ossessioni;
ora sei calmo: ricomponiti.
Sei caldo, e non è il sesso:
è semplice Joule nel tuo cervello.
Sorridi e deridi il passante;
segna con questo il tempo,
come un sensore delle vie del centro;
fa' pensare di poter essere in grado
di scegliere il buono e il cattivo tempo.
Lascia ogni intento:
sorridi; non per intenzione,
ma per ritegno opportuno
di questa convinzione.
versi di Domenico Laurenza
scatto di Antonio Ambrosio