“E’ come se un dio, qui, avesse costruito con enormi blocchi di pietra la sua casa”.
Così Friedrich Nietzsche parlava del Parco Archeologico di Paestum, in Campania.
L’Antica Città situata presso il litorale tirrenico, a sud di Salerno, è stata uno dei centri principali della Magna Grecia. La città, sembra, sia nata intorno il 600 a.C. sotto il nome di “Posidonia” in onore di Poseidone. Oggi, ciò che resta ancora a testimoniare l’antica bellezza, ci dice che era una Città-culto di Atena, dea della Sapienza ed Era, Sovrana dell’Olimpo.
Il Tempio di Era è una maestosa costruzione che guarda idealmente al mare. La sua posizione permette di controllare l’intera città. Quello di Atena, invece, presenta una struttura innovativa, una costruzione basata su proporzioni equilibrate.
L’attenzione e le posizioni dei due Templi, all’interno del Parco Archeologico, sembrano, quasi, sottolineare l’attenzione e la venerazione per le due Dee.
Paestum è stata sempre considerata una città Nobile e forte. Pronta a difendere le sue mura, senza svendere le sue origini.
Le sue Protettrici: Era ed Atena sembrano averle donato bellezza e fierezza. Paestum è una delle “città-culto” che ha resistito allo scorrere inesorabile del tempo. Camminando tra le sue strade fanno capolinea i profili dei Templi e delle Basiliche.
Lo Spazio dedicato ad Atena è quello che più rappresenta l’anima forte ed elegante di questa Città ormai dormiente.
Ogni estate mi perdo tra i suoi sentieri che mi lasciano immaginare una Città viva. Una delle particolarità del Parco Archeologico di Paestum è la sua dislocazione. L’intera città moderna mostra degli Angoli congelati dal tempo che “nascondono il fascino tipico di tutto ciò che è stato e che ora aspetta di ri-essere”.
La grandezza dei Templi, la rifinitura delle strade, la bellezza infinita dei reperti ritrovati fanno di Paestum uno dei Parchi Archeologici più importanti di Europa.
parole e scatti di Mirella Astarita