Probabilmente parte da “Bomba Dischi” (nota casa discografica che vanta tra i suoi Calcutta e Carl Brave x Franco 126) il misterioso “progetto Liberato”. E sì: parliamo di un progetto! Secondo voci dell’ambiente, infatti, la vicenda di questo artista privo di una precisa identità sarebbe costruita sapientemente a tavolino. L’intrigante gioco del “chi è?” risulta oltremodo geniale osservato da diversi punti di vista come quello del marketing e chissà che Liberato o chi per lui non abbia previsto la fortuna che gli avrebbe portato il suo agire senza un nome.
Cosa sappiamo di Liberato?
L’artista compare il 13 febbraio 2017 con la canzone “Nove maggio”, seguita da “Tu t’e scurdat’ ‘e me” due singoli che hanno riscosso molto successo e che hanno donato visibilità alla moderna e tutta napoletana stella della musica Indie italiana. A questi seguono altre quattro tracce che durante tutto l’anno hanno incrementato la curiosità dei fan, generando anche numerose ipotesi riguardanti l’identità nascosta del partenopeo.
Cosa caratterizza la musica di Liberato?
Le tracce uscite finora non sembrano potersi collocare in un genere ben definito e l’artista stesso in un’intervista via email per Rolling Stone ripudia il fatto di doversi etichettare e piuttosto afferma di puntare sull’autenticità, sulla sincerità, secondo lui attributi con i quali si può essere quel che si vuole. Al di là di una definizione quello che più colpisce sono sia i testi divisi tra il linguaggio partenopeo ed il ricorso ad inglesismi sia la fortunata commistione tra la tradizione melodica e neomelodica napoletana e basi tech-house. Non bisogna pertanto farsi distrarre dall’identità misteriosa ma guardare all’aspetto più interessante del fenomeno, il prodotto finale, canzoni e testi che sono una sana valorizzazione della napoletanità.
Interessante è anche la costruzione dei videoclip che hanno accompagnato l’uscita delle canzoni su youtube. Tracciano a ritroso la vicenda amorosa di una giovane coppia, i cui protagonisti appartengono a diverse estrazioni sociali, vicenda ripresa più volte in diverse località partenopee: la Gaiola, Nisida, Mergellina, ricorrenti anche nei testi delle canzoni. Senz’altro il regista Francesco Lettieri (telecamera della musica indipendente italiana da Calcutta ai The giornalisti) ha regalato visibilità a scorci meravigliosi di Napoli e ha saputo trasmettere in video le sensazioni suscitate dai testi di Liberato. L’abilità di Lettieri è stata inoltre premiata dalla candidatura del video di “Tu t’e scurdat’ ‘e me” ai Music video awards, candidatura con la quale il napoletano Liberato abbatte le frontiere nazionali ed approda a Berlino.
Nei video solo di spalle e nelle poche date dal vivo sempre nascosto dal cappuccio di una felpa, Liberato appare come un fenomeno nella musica italiana, incredibile per come da indipendente sia diventato virale e per come sia riuscito a radunare con soli sei giorni di preavviso quasi 20.000 persone sul lungomare di Mergellina. I fan provenienti da ogni parte d’Italia, speranzosi nella rivelazione tanto attesa, si sono riversati sul posto dove L. li ha accolti giungendo al tramonto via mare.
L’identità di Liberato è tuttora ignota ma chissà che presto non esca un disco rivelazione sul suo essere effettivamente una Bomba (così sono chiamati i protetti della casa discografica sopra citata), noi attendiamo curiosi ma nel frattempo ci godiamo la sua musica, un successo avvolto nel mistero e colorato dalle suggestioni magiche che solo Napoli riesce a regalare.
parole di Ivana Rizzo
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