Lunedì 28 ottobre 2019, alle ore 17:00, presso i locali della Casa Canonica di Licusati, si è tenuto un incontro culturale molto speciale: il caro Raffaele Farnetano ha onorato la comunità tutta con presentazione della sua silloge poetica “Il volo”. Questa, una semplicissima parola che racchiude i più profondi e complessi significati. L’autore appena nominato, classe 1968, vuole educare coi suoi versi il mondo dei lettori e della letteratura di quei sentimenti che anche un “folle” continua a serbare in cuore. Un Uomo con un vissuto fatto di rinunce e sacrifici, un’esistenza per certi versi difficoltosa e quasi invivibile ma, nonostante tutte queste vicissitudini Raffaele ce l’ha fatta. Presso la S. I. R. di Castel Ruggero “Il Pettirosso” avviene la sua iniziazione alla poesia, unica medicina per combattere un mondo ostile. È stato grazie allo scambio epistolare con la Dottoressa Caterina Speranza che si è aperta dinanzi ai suoi occhi la retta via del poetare, andando a sostituire l’etichetta di “folle” con quella di “poeta”. È per me un onore scrivere queste parole non solo perché si tratta di un caro compaesano ma anche per il fatto di avere un collega scrittore- poeta con cui confrontarsi e da cui attingere. Un libro avvincente che lascia al lettore un alone di sentimenti contrastanti che porta ad interrogarsi. La comunità di Licusati è accorsa numerosa all’evento culturale anche per riabbracciare uno dei suoi figli. Alla tavola rotonda, oltre all’autore che ha recitato alcuni dei suoi versi, hanno preso la parola le seguenti personalità: la Dottoressa Caterina Speranza, la Dottoressa Alessandra Ruocco, il Dottor Alfonso Pace, il Dottor Michele di Genio, il parroco di Licusati Don Antonio Toriello, il parroco di Marina di Camerota Don Gianni Citro, il Sindaco di Camerota Mario Salvatore Scarpitta, l’Assessore locale Giovanni Saturno e l’Assessore alla Cultura Teresa Esposito. Le parole di tutti sono stati elogi oltremisura per la creazione del nuovo poeta, ricco di pregi e di emozioni da trasmettere. Mi sia permessa una breve riflessione… Anziché “diverso”, come l’odierna società erroneamente definisce quelle persone come Raffaele, cariche di sentimenti, li definirei “speciali”, investiti da quell’eroico furore predicato dal filosofo nolano Giordano Bruno. La follia è un qualcosa che permette la poesia, la vita stessa, e non è un caso che Erasmo da Rotterdam abbia composto “L’elogio della Follia” a testimonianza della sua sentimentale potenza. E, dopo aver letto quelle emozioni cariche di significati, tra gioia e sofferenza, ci venga da chiederci: non è che siamo noi i veri “diversi”? Auguri a te, Raffaele Farnetano e che il tuo “volo” possa portarti ovunque desideri: basta aprire le ali e crederci.
parole di Angelo Di Luca
scatti gentilmente concessi da LICUSATI NEL MONDO live