LA MUSICA E’ BELLEZZA - Emmetag

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Riflessioni post concerto di Santa Cecilia del Maestro D’Alessandro

Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni scritte del Maestro Oreste D’Alessandro, Presidente onorario dell’Associazione La scala di seta, a seguito del concerto tenutosi in occasione della Festività di Santa Cecilia, il 22 novembre scorso nella Chiesa di Sant’Alfonso in Marina di Camerota (Sa). Il concerto, come abbiamo raccontato qualche giorno fa in un articolo apparso su questo è blog, è stato organizzato dalla Associazione La scala di seta in collaborazione con la Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A. e il Comune di Camerota (Sa) e ha visto l’esibizione di: Antonio Colacelli, percussionista; Francesco Saggiomo, pianista accompagnatore; Francesco Guida, pianista; Giada Pellegrino, pianista.

La lettera di riflessioni del Maestro Oreste D’Alessandro:

<< Caro amico, ti (ri)scrivo,

    sì lo so, appena leggerai questa mia dirai: “Finalmente, ti sei fatto vivo!”. Ma non potevo dirti prima quello che adesso sentirai.

   Ero un po’ titubante,  ma stamattina avverto il bisogno fisico di raccontarti ciò che è successo ieri sera: sì ieri sera è stato come tornare indietro nel tempo.  Mentre l’amico Antonio, di par suo, narrava quello che stava per accadere e il nostro parroco don Gianni Citro, con eleganza, sottolineava la bellezza del momento, ho rivisto tante cose, ho rivisto un bambino che a sette anni voleva suonare, ma che si accontentava inventando melodie e cantandole a squarciagola; mentre una volta all’anno i volti dei suoi coetanei in tv cantavano: “Volevo un gatto nero”. Poi, ho intravisto sempre attraverso le parole di don Gianni gli interpreti della serata chini sui loro strumenti per ore ed ore, a ripetere e ad impegnarsi.

  Poi, ho rivisto un ragazzino di undici anni alle prese del suo “giocattolo”: un clarinettista in erba con le maniche della giacca abnormi che non riesce a chiudere occhio prima della prima: sono passati cinquant’anni da quel giorno…

   E, ancora, ho visto mia figlia attorniata dai suoi piccoli alunni. Insieme, in un abbraccio commovente hanno accerchiato il pianoforte mentre alcuni di loro hanno timidamente suonato.

    Credo che qualcuno lassù abbia gradito tra questi v’era sicuramente Santa Cecilia, patrona dei musicisti.

    Lo spirito, la tecnica, la passione che promanava da interpreti si espandeva agli astanti e raggiungeva l’apoteosi incardinandosi nelle forme architettoniche della Chiesa.

   Gli ospiti, tra cui il sindaco Mario Salvatore Scarpitta, hanno apprezzato il concerto e con commenti si sono congratulati con gioia nei confronti di Francesco, Giada ed Antonio. A loro, da parte mia, va un plauso speciale con encomio e lode sia per le grandi emozioni suscitate sia per l’impegno e la dedizione che hanno profuso.

   Grazie a don Gianni, alla Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A. per la quotidiana vicinanza, a quanti ci stanno vicini con la penna, con un abbraccio, con un’emozione: che la musica sia sempre con voi, nelle vostre vite spingendovi a sorridere alle bruttezze del mondo.

   Ti saluto caro amico e scusami se sono stato prolisso: ti prometto che presto ti riscriverò.

                                                                                                             Tuo Oreste >>

parole di Oreste D’Alessandro

scatti di Pietro Avallone