Antonio D'Agosto, parlaci di te. Quando e come è nato l'amore per il cibo che nella tua attività di organizzatore e promotore diviene veicolo identitario e culturale?
Mi viene sempre difficile parlare di me, perché mi muovo su molti fronti, osservando e interpretando le tendenze della società, cercando di capirne i processi. Sicuramente una delle passioni predominanti in questo momento è il cibo, con una continua ricerca delle bontà dal sapore antico. Il contatto con nonni e zii anziani, nel mio paese natio Moio della Civitella, ha contributo alla passione per il cibo, trasmettendomi il valore della genuinità dei prodotti e il giusto rapporto con essi: non si butta nulla. La passione per la cucina, invece, mi è stata trasmessa da mia nonna Marianna, quando da piccolo intorno ai nove anni un giorno lei esordì dicendomi: “Oggi tu cucini e io lavo, da quel momento è stato un crescendo di piaceri”. Con gli anni ho incominciato a notare un inasprimento di regole intorno al cibo che hanno portato sempre di più verso l’industrializzazione, scollando il cibo dai territori e dalle tradizioni, facendo perdere oltre al gusto, anche momenti di socialità. Ricordo molti momenti legati alla semplicità contadina che univano le persone in serate o pomeriggi in chiacchierate mentre si selezionavano le castagne, e dove noi bambini ascoltavamo i racconti dei tempi andati. Oggi, si potrebbero sperimentare nuove forme di leganti sociali per mantenere vive le tradizioni e il senso di comunità, naturalmente partendo da dal cibo come veicolo ottimale della convivialità. Tutto questo vissuto, la profonda curiosità che non manca mai e la voglia di sperimentare mi hanno portato a pensare forme diverse di promozione del territorio, con un alto rapporto costo beneficio, così nasce Cilento Capitale.
Cos'è Cilento Capitale?
Cilento Capitale è un viaggio continuo e vario attraverso il Cilento, raccogliendo tutte le sue sfaccettature e inserendole in un unico contenitore il Capitale del Cilento. Per valorizzare a meglio questi Capitali, nel 2016 a Roma si svolse la prima edizione di “Cilento Capitale”, dove artigiani, produttori, editori, aziende turistiche, in modo corale contribuirono a promuovere il territorio. Da quella edizione è stato un crescendo di pubblico interessato al Cilento e alle sue bontà. Ho sempre pensato che i cilentani conoscano poco la propria terra, la riprova è stata vedere i produttori partecipanti alla manifestazione romana scoprirsi tra di loro, in molti non si conoscevano e da quel momento sono nate collaborazioni e amicizie. Durante l’ultima edizione 2018, la quarta, abbiamo avuto la possibilità di cucinare in uno spazio messoci a disposizione della regione Lazio, WE GIL a Trastevere, facendo conoscere i piatti della nostra tradizione. Due chef nostrani Daniela Sansone con i piatti della tradizione e Cristian Santomauro con l’antica pizza Ammaccata, hanno fatto conoscere l’arte culinaria del Cilento. Non solo, grazie ad una collaborazione con ARSIAL, l’ente agroalimentare della Regione Lazio, si sono tenuti momenti di confronto in cucina tra le due realtà territoriali, Cilento e Lazio. Musica con il maestro Angelo Loia, dibattiti, una mostra fotografica hanno catturato il popolo romano. La gioia maggiore è vedere molte persone che grazie alla manifestazione “Cilento Capitale” decidono di passare le proprie ferie nel Cilento, notando un forte interesse per l’entroterra, i dépliant dei paesi interni sono andati a ruba. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione con il primo Municipio di Roma Centro e soprattutto alla sua presidente Sabrina Alfonsi che da subito ha creduto nel progetto, alimentandolo e seguendolo personalmente, insieme ai suoi splendidi collaboratori ed assessori. Sul nostro territorio il primo che ha creduto nell’evento è stato sicuramente il Vice del Parco Nazionale del Cilento VDA Cono Delia, con il quale la collaborazione continua, raggiungendo anche ottimi risultati di ricaduta sul Cilento. Nelle ultime settimane ci sono stati due momenti interessanti legati al progetto “Cilento Capitale”, un incontro tra la Presidente Alfonsi, Cilento Capitale,i responsabili di WWF travel e il comune di Morigerati, per proporre alle scuole di tutto il centro di Roma viaggi d’istruzione nell’oasi WWF di Morigerati, con annessa accoglienza e l’altro la presentazione, nella splendida cornice della Biblioteca Vallicelliana in Roma, del cofanetto di cd del maestro Francesco Cera, dedicato al compositore Frescobaldi. Tutto questo è Cilento Capitale.
Quattro edizioni di successo: 2016, 2017, 2018 e 2019 tenutesi a Roma con l'obiettivo di promuovere il Cilento. Quanto è conosciuto il nostro territorio fuori?
Noto una certa attenzione e conoscenza del Cilento, ma non sempre tutto questo basta per spingere le persone a visitare la nostra terra. Purtroppo la nostra offerta turistica è ancora campanilistica e non di territorio, molti pensano al turismo balneare dei due mesi, invece i turisti di cui ha bisogno il Cilento hanno voglia di scoprire e conoscere, non il singolo paesino, ma il territorio.
Quali sono i progetti per il futuro?
In questi giorni oltre agli incontri romani per varie iniziative, dovrebbe partire anche un progetto culturale sul territorio, legato alla socialità perduta. Stiamo lavorando alla quinta edizione di Cilento Capitale a Roma, sperando di riuscire a fare una puntata di ritorno anche nel Cilento, in collaborazione con la Regione Lazio. Permettetemi dei doverosi ringraziamenti al Parco Nazionale del Cilento VDA con il Presidente Tommaso Pellegrino e tutti i dirigenti e collaboratori che sostengono le iniziative di Cilento Capitale.
intervista raccolta per Emmetag da Maura Ciociano
scatto gentilmente concesso da Fabiana Gerardo