Ho conosciuto Davide Mea a telefono e mi ha fatto un’ottima impressione: umile, competente e originale. Finalmente, dopo qualche mese, l’ho incontrato nel suo ristorante, insieme alla moglie Assunta e alla piccola di casa, Giulia: un’intera famiglia che ha fatto della ristorazione di qualità, da qualche generazione, una vera e propria missione.
Dietro ai fornelli, lo chef ha confermato la sensazione che avevo avuto, conquistando me e gli altri commensali con i suoi abbinamenti di formaggio e pesce, la sua presentazione elegante e il suo amore per il territorio cilentano.

Partiamo dal presupposto che sono un’amante dell’abbinamento pesce/formaggio. É uno dei miei accostamenti preferiti e non è facile da trovare - abilmente eseguito. Inoltre, apprezzo particolarmente i ristoratori in grado di mettere in evidenza il proprio territorio nei piatti...e il Cilento è uno di quei luoghi che parte dal mare, per arrivare all’entroterra - indocile da gestire. Per questo, a partire dal benvenuto dello Chef, il mio pranzo alla Taverna del Mozzo è stato assolutamente particolare e delicato. Stracciata di Mortella dell’Azienda Cicco di Buono, con colatura di Alici di Menaica e perle di basilico, accompagnato da pane camerotano semintegrale, con olio extravergine d’oliva del Frantoio Marsicani


Proseguiamo con una degustazione completa degli antipasti, iniziando da “Per Alice”, piatto dedicato al libro pubblicato dalle Edizioni dell’Ippogrifo: alici marinate al momento, mortella e crema di peperone; Seppia scottata, su crema di piselli, nero di seppia e cacioricotta e, infine, puttanesca di Baccalà, con olive salella, cipolla e finocchietto selvatico.



Alice mon amour, non posso rinunciare a uno spaghettone di Gragnano di Gerardo Di Nola, con alici di Menaica e stracciata di mortella, con basilico e origano per esaltare le materie prime. Per continuare, zuppa di pesce Camerotana, con pescato del giorno, ovviamente - come ci ricorda il menù, ci possono essere variazioni in base alla reperibilità dei prodotti - e per finire, il cannolo cilentano scomposto. Tre strati di croccante sfoglia, intervallati da crema pasticcera bianca e al cioccolato.



Dopo questa esperienza culinaria, posso solo dirvi che: se non avete molto tempo, dedicatevi almeno un lunch menu, che prevede un antipasto, un primo o un secondo a scelta e un calice di vino. Se, però, avete voglia di passare una serata in tipico stile “sapori cilentani”, prenotate un tavolo da Davide e ricordatevi che è aperto non solo d’estate, ma anche d’inverno!
parole e scatti di Mariacristina De Luca
LA TAVERNA DEL MOZZO
Aperto tutti i giorni
dalle 12:00 alle 15:00
dalle 19:00 alle 00:00
Tel. +39 0974 932774
Web - www.latavernadelmozzo.it
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