La castagna è un frutto prezioso, appartenente alla famiglia delle Fagaceae, che nasce da un guscio spinoso, il quale riesce a donarle un’impermeabile corazza coriacea che culmina con una cicatrice più chiara, dalla forma irregolare, nota come ilo. Il genere più rappresentativo in Europa, rientra nella specie Castanea Sativa. Possono trovarsi sulle nostre tavole in diverse varianti: al forno, secche, bollite o come caldarroste. Le belle e fumanti caldarroste, consumate in intimità o in compagnia, riescono davvero a rendere speciale ogni attimo, donando un conforto emotivo al corpo e all’anima. Oltre a deliziare i palati di chi le mangia, le castagne sono una fucina naturale di vitamine. Quelle di rappresentanza sono le vitamine idrosolubili, della specie B, ossia la B2 (riboflavina), la B3 (niacina), la B9 (acido folico), e la B12 (cobalamina). Nel cuore carnoso, il frutto in questione, racchiude: aminoacidi essenziali (treonina e serina); sali minerali tra i quali primeggiano il calcio, il magnesio e il sodio e fibre, divenendo un utile rimedio nel combattere stadi di stress e/o stanchezza, essendo garanti di una straordinaria riserva di zuccheri per tutti quei soggetti che necessitano di cure ricostituenti. Sono altresì utili nel contrastare l’anemia, il colesterolo alto e la stenosi venosa; in più l’alto contenuto in acido folico, le rende alleate delle mamme, poiché essenziali nella prevenzione di eventuali malformazioni fetali. E come in tutte le più belle favole, il piatto povero conosciuto come “pane dei poveri”, diventò un fioritissimo piatto principe, versatile e poliedrico, in tutte le portate; utilissimo dagli antipasti fino ai dolci.
parole e scatto di Annamaria Troccoli