Molte volte inizio il mio percorso da solo, altre in compagnia.
Non saprei dire quale delle due soluzioni sia migliore per conoscere un luogo: se sei in compagnia, senti di condividere un’emozione, ma potrebbe sfuggirti qualche dettaglio… se invece sei da solo, ti assale una strana sensazione di isolamento, ma, d’altro canto, potrebbe essere un’occasione di conoscenza irripetibile.
Il centro storico del mio paese molte volte l’ho attraversato...a piedi da solo...e posso affermare con convinzione che Sala Consilina ha un centro storico che ha a che fare più con un concetto di trekking che di passeggiata.
É talmente lungo ed esteso che si distingue da tutti gli altri centri storici del Vallo di Diano, più piccoli e con meno abitanti, contraddistinti da forme medievali più accentuate, magari con un bar al centro della piazzetta, dove poter osservare le vecchie generazioni giocare a carte.
Sala, invece, è un paese che, come tanti altri, è sceso a valle: la parte antica, affascinante e misteriosa, è rimasta su, poco abitata, ma molto suggestiva, soprattutto grazie alla sua architettura rurale, che in alcuni punti è ancora ben conservata. Il paese antico si compone di una miriade di stradine strettissime, che si intersecano tra di loro, per fare da cinta al famoso Castello.
Spesso, camminando nel centro storico, mi fermo a parlare con gli anziani che ci vivono e, ogni volta, rifletto sul tipo di vita che si conduce in questi luoghi: quel vivere uno accanto all’altro, quel sostare davanti la porta di casa...il silenzio, l’odore del cibo, i gatti che ti osservano. Ogni volta penso che sia si più scomodo e complicato oggigiorno vivere in posti così alti ma, in fondo in fondo, per me, ne varrebbe sempre la pena.
parole e scatti di Pasquale Di Maria